27 agosto 2009

"Gioca Jouer" vale un oro a Cannes.







Chi è che, quando ascolta il ritornello di "YMCA" in un locale, non prova l'irresistibile voglia di alzare le braccia? E cosa hanno in comune "Gioca Jouer" di Claudio Cecchetto con gli spot Cadbury del Gorilla e "Eyebrows" ? Tutti questi prodotti hanno dentro una magia. Nascono per essere interpretati dalle persone e funzionano: creano gruppo, uniscono, fanno divertire. Che sia una festa di matrimonio o una community.
Prendiamo il primo video. Channel 4 fa il verso, con il supporto della nota cantante Lilly Allen, ai due spot della Cadbury che la Fallon ha realizzato tra il 2008 e il 2009 e che sono valsi a Juan Cabral, direttore creativo, il Gran Prix 2008. Sulla rete si trovano decine di parodie dello stesso tipo, come i video seguenti, segno che le idee hanno funzionato.
Quando un virale produce passaparola è un successo, quando stimola la produzione di contenuti è il massimo. Significa che quell'idea non solo è buona, ma ha toccato qualcosa dentro il fruitore. Per me la grandezza di questi due video sta nell'essere un format "aperto", che gli utenti possono cambiare a loro piacimento. "Eyebrows" è un gioco, una sfida a realizzare un video divertente secondo le linee guida tratteggiate. Vale lo stesso per il gorilla, che vanta le interpretazioni più assurde, tra cui una nella quale cerca di uccidere l'operatore e una in cui è un pollo. Certo, tutto ciò non nasce dal nulla. Probabilmente le prime parodie sono state realizzate proprio dalla Fallon. Anzi, non mi stupirebbe. Tanto basta farne tre per togliere dall'imbarazzo tutti quanti e scatenare la fantasia, proprio come in una pista da ballo.

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