15 dicembre 2009

La luce per la guerrilla è come un radio in Atl.


”La radio fa vedere cose che nessuna immagine riesce quasi mai a fare (geniali sono i registi, i fotografi, ma soprattutto i pittori, che ti mostrano mille mondi dietro l’immagine realizzata). La radio e’ come un libro, evoca mondi incredibili, sapori, addirittura odori. - ”Ti ricordi in quel capanno ricoperto di edera e rovi, scricchiolava tutto, e sotto quella tavola marcia di tarli e muffa, quella macchinina della polycar che sapeva ancora di gomma bruciata…”- Alla radio puoi far decollare 5000 elicotteri della cavalleria aerotrasportata in meno di 5 secondi. Puoi mettere 1000 addetti alla sicurezza stradale 500 davanti e 500 nel sedile dietro di una macchina, e un carro attrezzi nel bagagliaio. O far ruggire due leoni su un tetto di una casa circondata da pompieri e polizia, mentre una troupe tv intervista una portinaia sbalordita per la trasformazione in leoni della coppia che ha dormito su dei materassi favolosi.”
da http://www.m-o-d.biz/blog/giurati-italiani-a-cannes-2008.html
Le parole sono di Francesco Roccaforte, copywriter, dj e giurato italiano 2008 a Cannes nella categoria radio.
Un anno fa lessi questa bella dichiarazione d'amore. Oggi la stessa sensazione l'ho provata guardando questo video.

1 commento:

FRa' ha detto...

Grazie per la citazione della radio che si vede.
Guardati anche questa ''visione''. Il futuro non e' piu' quello di una volta.
http://www.ted.com/talks/pranav_mistry_the_thrilling_potential_of_sixthsense_technology.html