L’Italia quest’anno
ha sbancato, complici gli ottimi lavori e un lavoro di squadra ormai rodato,
che risponde al progetto GOODFELLAS.
Oltre ai tanti
premi, nessuno ha contato, almeno fino adesso, altri metalli importanti di un
gruppo creativo invisibile, di cui in Italia poco si parla. Quello che è
all’estero. Come Luissandro Del Gobbo e Giovanni Settesoldi, vincitori di un Bronzo come DC/AD e CW in Ogilvy Chicago
per Huggies, o come Alessandro
Fruscella, associate creative director/copywriter in BBDO New York
che porta a casa un gold, un silver e una shortlist.
Da segnalare Christopher
Jones, art/creative director, che, malgrado il suo nome di origine
neozelandese ha iniziato ne “Le Balene” di Milano. In Saatchi Berlino quest’anno
ha portato a casa ben sei silver, un bronzo e una shortlist per la campagna
“Days of Hope”.
Ma sono tantissimi i bravi e coraggiosi creativi che sono andati fuori dall'Italia e lavorano all'estero. Se sei uno di loro, entriamo in contatto e scrivimi per la prossima rubrica.
Aggiornamento: Aggiungo alla lista Herezie di Andrea Stillacci, che ha vinto un Leone di Bronzo in Print per Harrys (Barilla) e Riccardo Fregoso, creativo in Being/TBWA, che ha vinto un oro per il film di Come4.org
Aggiornamento: Aggiungo alla lista Herezie di Andrea Stillacci, che ha vinto un Leone di Bronzo in Print per Harrys (Barilla) e Riccardo Fregoso, creativo in Being/TBWA, che ha vinto un oro per il film di Come4.org
2 commenti:
se non sbaglio anche Riccardo Fregoso con un gold per Being TBWA.
Aggiungerei che c'è una certa differenza tra chi vince 7 leoni con 1 lavoro solo e chi (come Ale Fruscella di BBDO NY) ne vince due (oro e argento), con 2 lavori diversi e in due media diversi. Il secondo è il vero vincitore italiano del Festival.
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