Stamattina ero alle 8.15 di fronte al Palais. Eravamo io, due guardie giurate e il sonno. Appena aprono le porte, volo ai computer, ma di shortlist neanche l'ombra. Mi spiace. Mestemente mi sono infilato in una workclass, ovvero una lezione dove si realizza qualcosa tutti insieme. A parlare era il direttore creativo di StrawberryFrog, che ci illustra come trasformare una campagna di advertising in un movimento culturale. La presentazione è un po' sufficiente, ma rimango lì per conoscere un po' di gente. Finisco in un gruppo composto da due americani, una greca e due ragazzi dell'est. Sembrano intelligenti. Dopo 3 minuti si entusiasmano per un'idea: "Converse. it's not about shoes."A me sembra banale, ma loro si fomentano alla grande. Si sorridono e si danno i pugnetti sulle spalle. Alla fine me ne vado a vedere i lavori nella sala principale. What a sadness. Ecco i lavori italiani che erano stati iscritti a Cannes:
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