La prima volta che ho sentito parlare di IleNOliukGO era ai giovani leoni Sipra 2012. Due art director di quell'agenzia avevano vinto il secondo posto nella categoria "video". Sono andato a vedere il sito e con mia sorpresa ho scoperto che ne erano i proprietari. Oggi gestiscono un team di persone, creano "handmade web videos" come quello qui sopra e lavorano alla grande. I loro nomi sono Luca e Ilena. Hanno una bella storia da raccontare. La loro intervista è l'ultima di "The agency of the future".
Dove nasce la tua passione per l'advertising?
Luca: non sono sicuro di avere una passione per
l’advertising. O meglio, amo le belle idee, i prodotti ben fatti, il design, la
tecnologia molto più di quanto non ami la pubblicità in sè. L’adversing è il
miglior posto dove stare se si ha per natura la spinta a cambiare le cose.
Insieme alla scrittura... ma di scrittura non si vive, e sconsiglio di
provare con cinema e musica se si è idrorepellenti al tradizionalismo.
Ilenia: È nata quando, nel duemila e uno, all’uscita dal
liceo (classico,ndr), ho promesso al mio fidanzatino dell’epoca di creare
solo per lui e per lui soltanto una pubblicità per i bastoncini Findus. Ho
fatto un montaggio in Movie Maker di facce sorridenti raccattate da
qualche parte, inframmezzate dal logo Findus in versione multicolor. Il
tutto musicato da “That’s wonderful” cantata da Paolo Conte. Un capolavoro, ne
ero entusiasta. Ma a lui non penso sia fregato più di tanto. Poco dopo ho capito che mi piacciono le cose piccole e
belle. Proprio come le pubblicità! E ho trovato un fidanzato (Luca, ndr) a cui interessa
abbastanza tutto ciò che creo.
In che cosa consiste il tuo lavoro?
Luca: Nel prendere concetti complessi e trovare un modo
accattivante per presentarli in modo che l’utente arrivi subito al nocciolo
della questione. Spesso questo richiede anche il trovare il nocciolo della
questione.
Ilenia:
Decidere se una cosa mi piace o meno. In fretta!
Qual è la tua giornata tipo?
Ilenia: Facebook (a letto). Checklist (a letto). Disegno.
Disegno. Contabilità. Urlo. Mail. Disegno. Cucino o scelgo un
ristorante se mi sento in vena di spendere. Scrivo. Disegno. Checklist. Scelgo una
voce. Animo. Mi faccio un bagno caldo ascoltando la radio. Cucino o scelgo
un ristorante se mi sento in vena di spendere.
Luca: Ile mi tira giù dal letto alle 9. In pochi passi
raggiungo la scrivania anche in caso di tempesta di neve (sì, lavoriamo
da casa, o è forse meglio dire che viviamo in ufficio). Checklist della
giornata. Un paio di mail. Due ore di animazione. Butto giù una bozza di
script. Un hangout con un cliente. Disegno. Cerco qualcosa su dribbble.
La Zanzara. Carico un video nuovo su Vimeo. Lo mando al cliente. Il
tutto intervallato a piacimento dall’aggiornamento compulsivo dei gruppi
facebook sulle startup e dalla scoperta di 5 o 6 nuove webapp interessanti.
Infine, una cena con amici.
Come pensi sarà l'agenzia del futuro?
Come si dovrà organizzare rispetto al cambiamento del
mercato?
Ilenia: Piccola e con ruoli trasversali. L’art director deve
saper scrivereun po’ di codice, il developer deve saper disegnare un
gattino, l’animatore deve saper fare uno script. Tutti devono essere account di
sé stessi.
Luca: Internet sta portando alla democratizzazione del fare
impresa. Oggi sui titoli di coda di “The Social Network” di David Fincher
sempre più persone scelgono di inventarsi un lavoro. In pochi emergono
realmente, ma quelli che lo fanno costituiscono una nuova classe di
imprenditori: hanno
30 anni, masticano tecnologia più di un 15enne e hanno
aspettative altissime e budget superlimitati. Avrebbero bisogno della
vostra migliore coppia creativa, al 10% del prezzo. Inoltre, la competizione
per i migliori talenti si sta facendo durissima, poichè internet incentiva
il merito (per fortuna). L’agenzia che emergerà dovrà scegliere una direzione
creativa molto definita, dovrà assomigliare a questi nuovi imprenditori e
dovrà inventarsi un modo per essere profittevole selezionandoli e correndo il
rischio di
salire sulla barca insieme a loro.
Ilenia: E dovrà puntare moltissimo sul design, ok sono una
designer.
Quali nuovi ruoli immagini nell'agenzia del futuro?
Ilenia: CTO, artDirectorCoderAnimator, social media
animator.
Luca: I ruoli canonici alla base di questo mestiere sono un
retaggio di 60 anni fa. In un contesto come quello del web di oggi le
figure trasversali sono molto più efficienti. Inoltre, basta osannare il
team-working sempre e comunque!
Ognuno di noi ha partecipato ad almeno un lavoro in team
iniziato male ed andato a finire peggio a causa degli eccessivi compromessi o
della mancanza di assunzione di responsabilità da parte di un team leader. Un lavoro firmato è un lavoro migliore, e un gruppo composto
da più di 5 persone è un gruppo ingestibile.
La coppia creativa cambierà?
Ilenia: Per quanto mi riguarda gli art director in coppia
con i copywriter esistono solo a Cannes (ma del resto non ho mai avuto
esperienze in un’agenzia tradizionale). La coppia si forma in base al
progetto. A volte si può anche lavorare in solo.
Luca: E’ anche vero che proprio a Cannes due agenzie (Party,
Japan e Akqa) hanno teorizzato la trasformazione della coppia creativa da
art + copy ad art + coder. Noi lo stavamo inconsciamente applicando da
prima di sentirlo teorizzare, ma sempre a patto che le competenze di
copywriting siano
trasversali ma presenti.
Quali sono 3 lavori che secondo te rappresentano il futuro?
Ilenia: Le infografiche interattive, come One hour per
second di Youtube. http://www.onehourpersecond.com/
La motion grafica emozionale (e non cartoon / simpatica) per National Ovarian Cancer Coalition National Ovarian Cancer Coalition from Mancel Lindsey on Vimeo.
E i meme! (ma non ne indicherò nessuno, date un’occhiata
alla vostra bacheca di Facebook).
Luca: Bref, una serie televisiva francese formata da puntate
di meno di 2 minuti l’una. Necessita una buona comprensione della lingua,
ma è il prodotto che ha maggiormente trasformato il linguaggio
audiovisivo degli ultimi 5 anni.
Il concept video dell’app Do, un piccolo capolavoro realizzato da un’agenzia di San Francisco con forse l’unico nome al mondo più impronunciabile del nostro (Muh-Tay-Zik / Hof-fer, ndr)
Infine un lavoro di motion grafica: Time to succeed,
un’iniziativa benefica in favore del miglioramento del livello di istruzione nelle
zone povere degli Stati Uniti, che dimostra come massima attenzione al
design, animazione bidimensionale e storytelling costiuiscano ormai
gli elementi fondamentali di un nuovo format nato e consumato sul web, ma
al quale anche i media tradizionali stanno guardando sempre più spesso con
attenzione.
1 commento:
Siete due grandi. Avanti così!
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